Il Barolo
Il Barolo è un vino DOCG, a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, prodotto con uve del vitigno Nebbiolo, seguito da minimo 3 anni di invecchiamento di cui almeno 18 mesi in fusti di rovere.
La zona di produzione è riservata ai seguenti comuni: Barolo, Monforte d’Alba, Castiglione Falletto, Serralunga, La Morra, Novello, Diano d’Alba, Cherasco, Roddi, Verduno e Grinzane Cavour.
La prima citazione scritta riguardo al Nebbiolo presente in Piemonte risale al 1268.
Proprio con questo vitigno Camillo Benso conte di Cavour e la Marchesa Colbert , elaborarono il primo vino secco introducendo nuove tecnologie di vinificazione come la solfitazione e la chiarificazione.
Fu fondamentale l’aiuto di Louis Oudart, un commerciante di vini francese, che pose grande attenzione al controllo della fermentazione, in modo che essa giungesse a termine, ed introdusse la pratica dei travasi frequenti per ripulire il vino dalle fecce.
Nel 1844, per la prima volta, vennero acquistate circa mille bottiglie di vetro per confezionare parte del vino prodotto.
Questo vino venne chiamato Barolo dalla Marchesa, essendo esso prodotto nelle cantine della sua residenza, il castello di Barolo.
Anche Carlo Alberto di Savoia si rivolse ad un consulente di nome Francesco Staglieno, generale con il pallino dell’enologia, per dirigere le vinificazioni nelle sue cantine di Langa.
Suo figlio, il primo re D’Italia Vittorio Emanuele II, ebbe un ruolo importante nella promozione del Barolo: egli espropriò una tenuta a Serralunga, cui mise il nome di FontanaFredda e costruì una residenza per la sua amante Rosa Vercellana, la “bela Rusin”.
In questo periodo nacquero nuove aziende vinicole.
La Legge Siccardi, infatti, prevedeva l’espropriazione e la messa in vendita delle proprietà degli ordini religiosi: ciò permise a molti contadini di diventare piccoli proprietari e si aprì anche un buon mercato al di là dell’Oceano Atlantico.
Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento si moltiplicarono le iniziative volte alla difesa del Marchio: nel 1934 venne fondato il Consorzio per la Difesa dei vini tipici Barolo e Barbaresco.
Vennero fondate varie Cantine Sociali tra cui quelle di Monforte d’Alba (di cui mio bisnonno Manzone Giovanni fu un fondatore), La Morra, Barolo e Castiglione Falletto.
Nel 1966 fu istituita la prima DOC e, nel 1980, la DOCG comprensiva di commissioni di degustazione ed analisi organolettiche e chimiche per garantire la qualità del prodotto verso il consumatore.